Committente: Comune di Langhirano. Associazione Musei del cibo.
Luogo: Langhirano, Parma
Progetto: 2001-2003
Realizzazione: 2004
Progetto architettonico: Marco Contini
Progetto allestimento: Marco Contini e Sara Chiari
Direzione lavori: Marco Contini
Collaboratori: Nicola Bonazzi, Elisa Paletti, Sara Chiari, Ilaria Petrussa
Strutture: Claudio Ferrari
Impianti meccanici: CD Studio
Impianti elettrici: Giampaolo Vecchi
Tipo di intervento: recupero edificio esistente e riqualificazione area urbana
Caratteristiche funzionali: spazi espositivi, uffici e sala degustazione
Superficie complessiva: 822 mq
Area cortilizia: 2.152 mq
Impresa esecutrice: Buia Nereo
Fotografie: P.D.P.
La scelta dell’ex foro boario di Langhirano come sede del museo del prosciutto è sostanzialmente motivata dai seguenti requisiti:
L’atteggiamento che ha guidato la fase di progettazione e conseguente realizzazione del museo è stato innanzitutto quello di una riscoperta dell’edificio esistente e delle sue principali caratteristiche. Per questo oltre alla demolizione di tutti i tamponamenti che negli anni avevano chiuso le arcate del grande porticato ci si è limitati ad una “ripulitura” delle parti murarie riportando l’immagine complessiva al suo stato originario. Anche il mantenimento delle capriate lignee della copertura contribuisce oggi a leggere gli aspetti costruttivi dell’edificio. All’interno di questo volume “riscoperto” si colloca in modo quasi autonomo lo spazio allestitivo del museo formato da una grande struttura lignea predisposta per poter usufruire in futuro anche di un secondo piano espositivo.
Questo spazio non è altro che la riproposizione dello spazio ottenuto nei salumifici con l’uso delle “scalere” in legno dove vengono appesi i prosciutti per il periodo della stagionatura.
Fin dall’inizio si voleva ottenere un effetto di radicamento del museo al territorio attraverso un richiamo alla memoria storica. II percorso museale ha infatti il compito di illustrare le caratteristiche e la storia di un prodotto tipico ( il prosciutto); per questo motivo si è cercato di trovare un legame con la tradizione del prodotto evocando un’ immagine in cui riconoscere la storia della produzione.
Anche la cura dei particolari l’uso e l’accostamento di materiali tradizionali rimanda ad una sapienza artigianale che la lavorazione del prodotto necessita.