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Giardino per l’infanzia e percorso urbano, Gaiano (PR)

 

Cliente: Comune di Collecchio
Luogo: Gaiano, Parma
Progetto: 1997
Costruzione: 1999

Progetto e direzione lavori: Marco Contini
Collaboratori: Claudia Guastadini, Nicola Bonazzi, Gianluca Pasquali, Agata Cleri

Impianti elettrici: Giampaolo Vecchi

Tipo di intervento: riqualificazione urbana con percorsi pedonali e ciclabili e giardino per l’infanzia.
Area: 1800 mq

Impresa esecutrice: Coruzzi

Fotografie: studiocontini


Il progetto prevede la sistemazione del percorso di attraversamento del piccolo centro di Gaiano con la costruzione di un semplice marciapiede con rifinitura di graniglie stabilizzate, un piccolo giardino giochi, il collegamento pedonale con il cimitero e nuove aree di sosta.

Il percorso pedonale che proviene dal centro abitato entra all’interno del giardino separandosi nettamente dalla strada carrabile: da questo punto esso modifica la sua conformazione relazionandosi attraverso l’uso dei materiali ad una situazione che può essere definita più “campestre”.

Il piccolo giardino si trova proprio al limite dell’abitato di Gaiano: la condizione di confine e il rapporto con la campagna sono stati quindi assunti come temi progettuali cui si è cercato di dare soluzione sia attraverso la forma del giardino stesso, sia con il tipo di vegetazione impiegata.

Il disegno del nuovo spazio verde rispecchia alcune scelte essenziali: la funzione risponde alla necessità di creare un luogo adatto a più attività (incontro, passeggiate e riposo all’aria aperta, gioco, contemplazione della campagna, osservazione della piccola fauna selvatica e della flora spontanea; il tracciato dei sentieri rivela i più semplici collegamenti dell’area con il proprio immediato intorno, in particolare con il viale del cimitero e con la futura area sportiva attrezzata prevista nell’area confinante; le specie vegetali di cui si è progettata la messa a dimora sono quelle che appartengono alla campagna circostante, per favorire un buon inserimento paesaggistico del giardino, ma anche una sua integrazione ecologica; i materiali impiegati per la pavimentazione e per gli altri manufatti, in qualche modo già fanno parte del luogo e della sua memoria, così come gli elementi architettonici del giardino.

Semplici muri concludono il giardino rispetto all’abitato, lo separano e lo relazionano con lo spazio aperto della campagna, o meglio, del mondo naturale della campagna di ieri, fatto di grandi querce, siepi, prati di fiori selvatici …. Qui è il mutare della forma e della qualità dei muri che racchiudono e intersecano il giardino a realizzare quanto occorre per sedersi, appoggiarsi, giocare, arrampicarsi, saltare, bere… Attraverso varchi nei muri – cui fanno da contrappunto moduli più alti – si entra e si esce, costeggiandoli o guardando oltre, si è invitati a osservare il paesaggio esterno, e forse, a vederlo con occhi nuovi rispetto alle abitudini acquisite.